Vittorio Possenti – Serve un Leader alla Don Sturzo per Federare di nuovo i Cattolici
Dell’ irrilevanza politica dei cattolici si parla dalla fine della Dc, ma con maggiore frequenza da pochi anni quando si è manifestato l’ insostenibile squilibrio tra l’ immensa rete sociale del cattolicesimo italiano, ed una sua rappresentanza politica sparpagliata quasi dovunque: essa può forse agire da fermento su singoli aspetti, ma sul piano politico e programmatico risulta inefficace, a corrente alternata e marginale. Non si può rinnovare la politica se si rimane solo forza sociale. Il bipolarismo, introdotto con il mattarellum e con le elezioni del marzo 1994, è stato un modo brutale per ridurre ai minimi termini la presenza politica organizzata dei cattolici, che da parte loro hanno troppo gentilmente offerto il collo per la decapitazione. Dopo è prevalso il rapporto di vertice tra Stato e Chiesa. Nell’ attuale sbandamento di larga parte dei partiti della Seconda Repubblica, che non sappiamo dove potrà condurre, e nella situazione di gravissima crisi del Paese a corto di progetti e sfiduciato, lo spazio per una proposta politica e una forza politica nuove è ampio. Assai più che per gli interessi cattolici, è il Paese che ha un grande bisogno di un partito laico ad ispirazione cristiana, capace di trarre orientamento dalla Dottrina sociale della Chiesa e di far cooperare laici e cattolici. Non si fa politica efficacemente senza le risorse necessarie, tra cui fondamentale è un partito di programma e di proposta sufficientemente strutturato, che oltrepassi l’ ideologia della diaspora che condanna alla minorità. Per questo occorre aumentare il transito dall’ impegno sociale a quello politico, scarso in campo cattolico da quasi vent’ anni, sebbene ultimamente qualche novità si è vista. E bisogna creare classe dirigente che contrasti la deriva verso una democrazia populista e i «partiti personali», arginando il preoccupante sfaldamento della vita pubblica. Occorrono veri leader che lancino un appello al Paese e siano in grado di federare: la capacità federativa è il punto centrale su cui si gioca la partita. La base è nel complesso attenta, mentre le leadership scarse e poco inclini a rischiare. Si attende un nuovo Sturzo o forse meglio un nuovo De Gasperi per una risposta alta a una situazione eccezionale