Via Tommaseo: grazie alla Polizia ma le cucine popolari non c’entrano.
Il grave episodio dell’altro giorno in via Tommaseo con aggressione e lesioni a degli agenti di Polizia ha fatto scattare immediatamente la polemica. Nessuno nega che ci siano luoghi in cui possono concentrarsi situazioni più pericolose, in cui personaggi si ritrovano con più frequenza speso bivaccano, ma “non esistono zone franche in città” come dice il Questore. Credo giusta l’attenzione e la preoccupazione dei residenti in zona che si trovano a dover scansare con fatica le persone che si trovano sotto il portico di via Tommaseo e credo altresì che il lavoro e la presenza delle Forze dell’Ordine sia costante e preventivo.
Anche se qualcuno non lo vuole riconoscere. Ma i numeri ci sono per la stazione e parlano chiaro. Nel 2024, fine ad ottobre, sono stati fatti 7100 controlli. La sicurezza è una priorità per la nostra città e l’impegno di chi si occupa di ordine pubblico è continuo. Un lavoro difficile con forze scarse, numeri appena sufficienti per garantire il lavoro quotidiano per presidiare la città non solo in via Tommaseo. Poi pensare alle cucine popolari come una delle cause di ciò che succede è la mistificazione della realtà. Mistificazione che abbiamo, purtroppo, già conosciuto. Si vogliono spostare come chiede qualcuno? Un gran bel gesto verso le cucine popolari.
Ma, se si ritengono, oltre che un’opera di carità e sostegno a chi ha meno anche un presidio sociale e di aiuto alla città e alle persone in difficoltà, si comincino a mettere sul piatto risorse importanti. Lo dico al sottosegretario Ostellari che qualche cordone della borsa lo può allargare. Le polemiche e la propaganda non risolvono nulla e lasciano il tempo che trovano. Voler le dimissioni dell’ass. Bonavina fa parte del lavoro della minoranza. Di chi si è sempre seduto su quei banchi e di chi si è aggiunto di recente. Al sindaco e alle forze dell’ordine il compito di presidiare la città e cercare insieme la soluzione dei problemi. Più agenti, tempi più rapidi per la nuova Questura e per la nuova stazione ferroviaria. Controlli dei locali, presidi, controlli delle
persone e identificazioni, arresti, e via dicendo sono frutto del coordinamento giornaliero tra il comune e tutte le forze dell’ordine. Oltre alla trasformazione di molti siti che hanno allontanato il degrado e resa migliore la Città come, ad esempio piazza De Gasperi. Si può sempre fare di più e meglio al di là delle polemiche.