• Verde e musei: chiuse delle eccellenze
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Verde e musei: chiuse delle eccellenze

Leggendo la delibera sulla riorganizzazione  dei settori con la conseguente cancellazione di alcune eccellenze, mi viene da pensare che se si è costretti ad andare al lavoro in auto, forse è meglio non risparmiare sulla benzina o sui freni, essenziali per correre e per la sicurezza.  Le scelte del sindaco sono ricadute su settori di eccellenza,   da sempre  fiori all’occhiello per il nostro Comune, come parcoil verde (parchi, giardini, arredo urbano) e i musei. Da una parte la perfetta disintegrazione del settore Verde Pubblico, dall’altra la riduzione alla quasi totale insignificanza del settore museale. E questo senza che i rispettivi assessori emettano un solo vagito per difendere, ma forse non se ne sono volutamente accorti, settori straordinari , strategici che molte città ci invidia(va)no.  Naturalmente il silenzio è d’oro per evitare la classica defenestrazione.  Tutto ciò ha anche  fatto sì  che esperienze e professionalità riconosciute sia a livello locale che nazionale, se non  addirittura internazionale,  siano state ridotte a subalternità,  togliendo loro in tutto o in parte ciò che avevano costruito negli anni con impegno e professionalità.  Figure come  il dott. Barbariol capo settore dell’ormai ex settore Verde,   il dott. Banzato, capo settore dei Musei, sono state declassate, trasferite ad altro incarico e il loro settore ridotto o  chiuso. Per fare che?  Sarebbe interessante capire la logica con cui sono state fatte queste scelte. Una città  che è rivolta verso il futuro, una città europea può tagliare  verde, viabilità, parchi, bellezza urbana, musei ecc.? Una città che continua a disfare ciò che c’era pensando che tutto sia inutile e senza senso, che prospettive può avere? Oppure si è fatto tutto per   risparmiare  100.000 euro all’anno? Dicevo che sulla benzina, cioè sull’essenziale non si risparmia, ma evidentemente per questa giunta, nella sua approssimazione amministrativa, non è così. Settori strategici, capacità, alte professionalità costruite nel corso degli anni  per un lavoro ad esclusivo interesse della città e dei suoi cittadini, penso debbano essere riconsiderate e non buttate al macero. Tra l’altro, nella delibera si parla, per i futuri nuovi servizi, “da ricoprire con incarichi di Alta Specializzazione”. Li abbiamo già e non serve cercarli.  Ne va della nostra città, della sua bellezza, della sua vivibilità, delle sue potenzialità turistiche ed economiche, del suo essere una città europea e non una cittadina provinciale senza anima.   Forse nella nostra città parchi, giardini, musei non hanno più valore?  Viste le scelte fatte dalla giunta, penso di no. L’unico settore a ricevere la massima valorizzazione è la Polizia Locale con nuovi capi settore,  nuova riorganizzazione, nuovi investimenti, nuove pistole. Ma non di solo Polizia vive la nostra Padova.

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