Trasporto pubblico: un momento complicato e di fiducia
Non è una partita facile dalla quale, anche se a fatica, qualcuno ne uscirà trionfante. Oggi il trasporto pubblico sta soffrendo, sta subendo pressioni da ogni dove, e gli utenti stanno attendendo gli eventi. Il tira e molla tra il 50, il 100, il 75 e infine l’80% di persone che potranno accedere agli autobus, ha messo in subbuglio chi deve organizzare i trasporti e non rende l’idea di cosa voglia dire essere pressati dentro ad un bus. Tra qualche giorno inizierà la scuola e quella sarà la vera prova del nove, lo spartiacque tra il prima e i dopo.
Migliaia di ragazzi dovranno arrivare in centro città per recarsi nelle diverse scuole creando quell’ingorgo che da febbraio non si vedeva e , forse, si è dimenticato. Bene da una parte perché, finalmente, una realtà come la scuola si mette decisamente in moto, ma, dall’altra evidenti difficoltà a gestire le regole e con esse, attenzione e prudenza potrebbero venire a mancare. Chi controllerà? Una domanda che non ha riposta.
Ognuno sarà il controllore di se stesso nella speranza che la responsabilità diventi un valore al quale affidarsi. Ma in tutto questo ci sta un’altra partita: quel contratto che, finalmente, verrà firmato da Comune e Provincia per rendere esecutiva la gara sul TPL vinta da Busitalia. L’uscita dall’Ente di Governo da parte del Comune di Padova non ha inficiato né la gara, né la firma del contratto, né tanto meno il trasporto pubblico come qualcuno, polemicamente, avrebbe voluto. Anzi, credo sia stato un ulteriore chiarimento di fronte a situazioni di contenzioso tra alcuni comuni della Provincia e il comune di Padova che sono più per gli avvocati che per migliorare il servizio di trasporto.
Per capire che il trasporto pubblico è in difficoltà, bisogna guardare indietro, agli ultimi sette mesi in cui il mondo ha subito uno scossone che ha coinvolto tutti, nessuno escluso. Dentro ci stanno anche le difficoltà del trasporto pubblico e la sua organizzazione. Ma ora si deve guardare avanti. Al 14 settembre innanzitutto, ma anche al nuovo contratto con Busitalia che durerà nove anni. Dove l’attenzione dovrà rivolgersi alla salvaguardai dell’ambiente, alle famiglie in difficoltà e ricreare quella sensibilità verso il trasporto pubblico locale persa negli ultimi anni. Quindi, salire in autobus dovrà essere un piacere e non un peso.