TRAM, la nostra metropolitana!
Per la nostra città la strada è tracciata. Qualche giorno fa è stato inaugurato lo straordinario Centro Congressi, e ora si marcia speditamente verso lo sviluppo di un’altra grande opera: il tram e il sistema SMART. La storia del tram inizia 30 anni fa tra progetti, cancellazioni, trasformazioni, continuazioni. Ricordiamo il 2009: la sindaca Giustina Destro vince le elezioni opponendosi alla costruzione del tram proposta dall’amministrazione Zanonato per poi, saggiamente, ritornare sui suoi passi e accettare l’importante finanziamento europeo già previsto.
Iniziano i lavori ma con un altro progetto rispetto al precedente. Successivamente, il sindaco Zanonato e Ivo Rossi, continuano l’opera terminando la prima linea. Migliaia di cittadini iniziano ad usarlo e continuano a farlo. Si è pronti a partire con la seconda linea: il progetto è già predisposto e il finanziamento statale acquisito. Ma il nuovo sindaco Bitonci, nel 2014, cambia rotta e rinuncia al finanziamento pensando a fantasiosi bus elettrici. Nel 2017, con la vittoria del sindaco Giordani, si inizia in maniera decisa a riprendere in mano la fondamentale opera. Si continua con il mezzo della Lohr poi assorbita dalla Alstom, uno dei più grandi gruppi a livello mondiale nella costruzione di tram, treni.
Questo ci aiuterà a ridurre i costi di manutenzione, ad avere una tecnologia rinnovata e ad avere un mezzo ormai collaudato da anni di utilizzo nella nostra città. Così come in altre città a partire da Venezia per finire a Parigi. Il finanziamento statale di sessanta milioni di euro, con l’aiuto dei parlamentari del PD a partire dal senatore Santini, ritorna a Padova per realizzare il tram. I tempi si allungano, si ascoltano i cittadini, i comitati, si ripensa al tragitto ma la tratta stazione-Voltabarozzo , SIR3, viene appaltata e i lavori, finalmente, a breve, inizieranno. Ma questo è solo una parte della grande opera per la città, anzi ,per la grande Padova.
Una terza linea, SIR2 est-ovest, viene progettata e finanziata con i fondi del PNRR e altri fondi governativi: 335 milioni di euro. Il tragitto va da Vigonza a Rubano. Passaggi importanti che mostrano come la mobilità sostenibile sia uno degli obiettivi chiave dell’amministrazione e dei traguardi della nostra città. La nuova tratta, SIR”, è lunga 17,5 km, ha 37 fermate che congiungeranno i 3 comuni che hanno capito come muoversi in maniera smart contribuisca alla riduzione del traffico, al miglioramento della mobilità, alla rapidità di spostamento, alla sostenibilità, alla riduzione dell’inquinamento. Intersecandosi con le altre linee, si potranno raggiungere i punti nevralgici della città : dal Tribunale, alla Nuova Questura, al Nuovo Ospedale, alla Stazione, alla Fiera, al nuovo Centro Congressi e, naturalmente, al Centro città.
Alla fine i numeri complessivi di tutta la rete tramviaria saranno importanti: 83,5 la lunghezza totale, 69 fermate, 55 i mezzi che la percorreranno, 450 il numero max di corse giornaliere, 11000 km in un giorno, 8000 persone all’ora, 120000 al giorno. Nuova vitalità e meno stress, più tranquillità nei movimenti dei cittadini e delle famiglie. Ma ciò è uno dei primi passi perché la grande Padova non si limita ad allargare il tragitto del tram a Rubano e Vigonza, ma si parla di Albignasego, Cadoneghe e Legnaro sede dell’Agripolis e dell’importante centro di ricerca dell’INFN (Istituto di Fisica Nucleare). I tempi per la realizzazione del SIR2 sono stretti perché entro il 2026 l’opera dovrà essere completamente realizzata. La realizzazione non sarà semplice e si potranno trovare delle criticità che dovranno essere superate a partire dal dialogo con i cittadini, quelli coinvolti nel passaggio, che si sta facendo.
Pensarla come un’opera inutile o cercando di fermarla proponendo mezzi che nulla hanno a che fare col tram, renderebbe inutile il finanziamento del PNRR e sarebbe un impoverimento della nostra città. In città è il mezzo pubblico più usato e, con le altre linee che si andranno a realizzare si avrà, non solo un tram, ma una metropolitana di superficie in grado di trasportare, a pieno regime, 20 milioni di passeggeri l’anno. Naturalmente e contestualmente il Comune si farà parte attiva con tutte le altre istituzioni, in primis con la Regione per risolvere a monte della città anche i problemi del traffico di attraversamento a partire da Padova Ovest. Sarà sicuramente un mezzo che arricchirà la nostra città, che la trasformerà e che guarderà con orgoglio al suo futuro.
Nereo Tiso Consigliere Comunale PD. Gianni Berno Capogruppo PD