TARI: aumenti minimi ma da chiarire
Difficile digerire qualsiasi aumento di tariffe o imposte, anche se di pochi euro. Questo sempre, a prescindere dal periodo complicato che si sta vivendo. Il recente aumento della TARI (Tariffa Asporto Rifiuti) avvenuto nel nostro Comune di Padova per le utenze domestiche, fa parte di questi pesi che ci siamo trovati nell’ultima bolletta. Diciamo non senza stupore, vista in certi casi la cifra. Ma l’enfasi sull’aumento merita di essere chiarita per evitare che i cittadini pensino ad altre sorprese. La media dell’importo delle bollette per le famiglie cresce del 3,5% per il 2020.
L’aumento per le stesse famiglie sarebbe stato molto maggiore se il Comune non avesse messo 1,5 milioni di euro. Per legge, prevista la tariffa, il Comune non può incassare meno dall’importo complessivo stabilito per la spesa di pulizia e asporto rifiuti della città. Quindi, se il Comune non avesse messo un soldo, tutti avrebbero subito un aumento molto più pesante. Di fatto il contributo è andato per le attività economiche che durante la chiusura hanno prodotto meno rifiuti. Le attività economiche hanno avuto uno sconto medio che va dal 15% al 25% sulla quota variabile della tariffa. Il contributo ha agevolato anche le famiglie.
Famiglie che durante la chiusura hanno prodotto più rifiuti perché sono rimaste molto più tempo a casa. La loro tariffa avrebbe dovuto subire un aumento maggiore perché maggiore è stata la produzione di rifiuti durante il lockdown e per compensare la riduzione della tariffa delle attività economiche . L’intervento del Comune ha invece fatto sì che l’aumento per le famiglie sia stato di pochi euro all’anno. Ma, all’occhio chi legge l’ultima bolletta sembrano molti. Troppi! La decisione dell’aumento della TARI, dopo la revisione dei costi d’esercizio per l’asporto rifiuti, è stata presa nello scorso mese di settembre così come indicato dalla normativa nazionale.
Ma vale per tutto l’anno 2020. Tutto l’aumento per il 2020, è stato pertanto caricato sulla bolletta arrivata a casa pochi giorni fa. Diciamo un conguaglio per il 2020. L’anno prossimo, l’aumento, sarà spalmato tra tutte le bollette. Per esempio: se fino al 2019 si pagavano 240 euro all’anno, l’aumento nel 2020 è stato mediamente di 8,40 euro. Questi 8,40 euro sono stati sommati agli 80 euro dell’ultima bolletta. Con 88,40 euro si è pagato anche il conguaglio per il 2020. Nel 2021, invece, con le tariffe attuali, si pagheranno in questo modo: 248,40 (Tariffa fino al 2019+8,40 euro aumento 2020= 248,40) euro diviso per 3: euro 82,8 a bolletta. Quindi l’aumento ricalcolato, per ogni bolletta, sarà modesto: 2,8 euro. Certo, non fanno piacere, ma non sono il salasso come certa propaganda ha venduto.