Padova: spaccate a decine, perché?
Ormai da qualche settimana in città è uno stillicidio. Ogni notte una o due spaccate: vetrate rotte, negozi saccheggiati. Tutto per pochi soldi, qualche brioche, qualche panino e molti danni. Sembra almeno strano che ci sia chi rischia di essere arrestato, di essere messo nel mirino di qualche guardia giurata per poco o nulla.
Quasi che sia più la volontà nel creare disagio e danni che non rubare qualcosa.
Probabilmente il desiderio della ribalta giornalistica con la soddisfazione di essere una sorta di primula rossa difficile da catturare, veloce, furbo, forse intelligente e capace di stupire, potrebbe giustificare danni ingenti e scarso bottino? Altri tempi! Ma chi giova tutto ciò? Perché ci si accanisce contro i commercianti, gli esercenti quando si sa che non c’è nulla o quasi in cassa da rubare? Nel senso che non si va a rubare le galline col pollaio vuoto.
Probabilmente o è un gruppo di imbecilli o è un gruppo che ha altri obiettivi. Forse, creando disagio, frustrazione e impotenza nei commercianti vuole mettere alla prova anche la città, deviando l’attenzione dei media e delle forze dell’ordine su altro? Agiscono su commissione? O forse c’è qualcos’altro? Non saprei. Se non ricordo male, proprio a fine scadenza del mandato di Ivo Rossi, ci furono una serie di spaccate in città e molti pensavano ad una ipotetica banda di rumeni che agivano in maniera programmata.
Ognuno ha la propria fantasia, ma credo che i padovani capiscano che tutto ciò che accade in questi giorni non è un test sulla sicurezza per l’amministrazione, che ha nervi saldi ed è in costante sinergia con le forze dell’ordine oltre ad avere stanziato dei fondi per la sicurezza dei locali. Spero si arrivi, a breve, a trovare i responsabili e a capire, se sarà possibile e ne varrà la pena, perché tanto accanimento e spasmodico desiderio di mettere in difficoltà i commercianti e una città intera. Oppure, si arriverà, come spesso accade, alla solita “banda di balordi” che non hanno nulla da perdere così per tranquillizzare un po’ tutti. Aspettiamo i posteri e intanto si contano i danni e si raccolgono i vetri.