Sergio Giordani è sempre stato con noi
Domani ci si ritroverà con Sergio Giordani, ufficialmente. In queste tre settimane, i sentimenti di molti padovani si sono trovati a scontrarsi con la triste realtà che la vita propone, spesso a propria insaputa e che ha, quel giovedì sera, colpito Giordani. Un dramma che ha ritrovato, nell’eccellenza della sanità padovana il suo risvolto positivo. Mancava fisicamente il candidato della coalizione, ma nessuno si è mai tirato indietro a rappresentarlo e a presentare quella proposta per la città che insieme si è elaborata. I messaggi di affetto e di stima dei diversi candidati, hanno contribuito a farlo sentire presente, ma soprattutto la forza della coalizione, con l’entusiasmo e le competenze che all’interno ci sono, non solo ha ridotto la distanza tra i padovani e il candidato Giordani, ma ha fatto sì che la sua assenza potesse diventare una presenza. Certo, il candidato sindaco è il candidato sindaco, ma tutto ciò è la dimostrazione che non si vota solo un uomo ma un gruppo, pur nelle diverse singolarità. Talvolta qualcuno, in giro per la città e anche sulla stampa, è andato sopra le righe, ma la volontà di Sergio di tornare per la sua città è stata superiore a qualsiasi polemica. Spesso, medici improvvisati, saltimbanchi vestiti da psicologi, politicanti di basso profilo, hanno disquisito sulla salute e sul futuro del nostro candidato, cercando di vedere altre cose rispetto a ciò che lo staff medico, che l’ha seguito fin da subito, andava via via dicendo, e cioè che Sergio Giordani sarebbe guarito perfettamente. Addirittura tra i più “informati” giravano già nomi e cognomi di eventuali sostituti se non, addirittura che la coalizione dovesse prendere altre vie. Anche questo, di fronte alla contingenza, fa risvegliare la passione per la politica e per il futuro di Padova. Ma il tempo dell’attesa si è concluso e continueremo a lavorare al suo fianco per raggiungere l’obiettivo principale: governare la città. Ora la parola passa ai padovani.