Sapere per affermare

In merito alla presunta provenienza di terroristi dell’IS dalla nostra città, il sindaco Bitonci fa affermazioni pesantissime accusando i “buonisti sinistra” di essere i sostenitori, in un centro senso, della distruzione della cultura della nostra comunità e “non solo”. Credo che le farneticazioni del nostro sindaco di fronte ad ogni situazione complessa come quelle terroristiche, le sue semplificazioni demagogiche e le accuse gratuite, dimostrino la totale incapacità di non affrontare da “leghista” della prima ora le questioni. Scarica sugli altri in maniera grossolana e violenta ciò di cui non sa cosa dire perché non conosce. Vuole rivendicare le tradizioni della cultura veneta rifiutando tutti coloro che hanno radici diverse, provenienze diverse e religioni diverse, accusando questi ultimi, soprattutto musulmani, di essere portatori nella nostra città di una virus che andrebbe ad annientare la nostra di cultura, quella della “tradizione” cristiana. La scarsa conoscenza delle religioni non cristiane e direi anche di quella cristiana con affermazioni becere che nulla hanno a che fare con la “Tradizione” stessa cristiana e con le tradizioni dei veneti, oltre ad accusare in maniera grave chi cerca di capire e non blaterare a vanvera, dimostrano un grande deficit dei fondamentali per avere una città che è stata da sempre incroci di popoli, lingue e religioni. Caro sindaco, oltre che parlare di accattoni, artisti messi in disparte, pulizia, cominci a dedicarsi alla città, quella vera, quella fatta dai padovani vecchi e nuovi (anche lei è un nuovo padovano …), quella che abita anche nelle periferie a lei, al momento, del tutto sconosciute,  quella che lei, ipocritamente al Santo, ha definito “aperta e accogliente”. Chi è molesto, petulante, commette reati, va perseguito senza alcun dubbio,  ma cerchi  di non commettere l’errore di accusare per difendersi, di sparare nel mucchio per non avere nulla da dire. Oltre alle ruspe, ai caschi e ai manganelli per i vigili, alle telecamere ad ogni angolo, cominci a capire che la nostra città ha bisogno di una guida che non continui ad annunciare la fine del mondo per credersi il nuovo “creatore” che vada oltre agli annunci e ai “NO” che in questi pochi mesi si sono susseguiti senza interruzione. Bisogna rendere onore alla nostra città, non metterla alla berlina. E prima di fare tali scomposte affermazioni, meglio pensarci almeno un paio di volte. Infine, giusto per essere chiari, cito una frase che mi è cara  di L.Witgenstein e che lei conoscerà molto bene: “Di ciò di cui non si può parlare si deve tacere”.

Dal Gazzettino del 26/08/2014
(L.M.) «Questi sono dati che preferisco
non commentare. I commenti
arrivino dalla componente demagogica
e buonista della sinistra italiana
che, più o meno consciamente,
mentre parla di reciprocità, collabora
al suicidio culturale e, a quanto
pare, non solo culturale della nostra
comunità».