• Saia nel tritacarne
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Saia nel tritacarne

saia

E’ giugno e Bitonci festeggia la vittoria, ma ecco il primo problema: Saia firma per ultimo l’incarico ad assessore; ci stava pensando? Non è vice sindaco come promesso: al suo posto la giovane di buone speranze, Mosco. Questo è il primo momento nel quale inizia l’isolamento dell’assessore alla sicurezza ed il suo lento declino.   Saia in difficoltà con i suoi 10.000 voti portati al sindaco con le sue civiche. A ciò si aggiungono le critiche feroci di Antonio Foresta, eletto nella lista di Saia, rimasto senza deleghe. Saia si rianima muovendosi con la Polizia Locale per risolvere in 100 giorni,  come promesso,  i problemi del degrado e della sicurezza della città. E arriviamo a luglio, ed ecco un’altra tegola: caccia in maniera pesante il Radar Festiva di via Sarpi, ma Bitonci, lo smentisce: “Saia aveva torto e io ho ragione” (semplifico), il Radar Festival rimarrà, anzi…ecco  75.000 euro”. Non va in vacanza  Saia, deve risolvere i problemi della città. Vuole rivoluzionare il corpo di Polizia Locale: cani poliziotto, caschi, manganelli,pattuglie; promette decine di nuovi vigili, ma non se n’è visto uno; dovevano arrivare vigili per trasferimento da altri comuni: chi li ha visti e chi vuoi che venga? E continua la caduta: non gliene và bene una.  Alle ordinanze giornaliere sulla sicurezza del sindaco dice naturalmente di essere d’accordo (e ci mancherebbe!!!) . Finalmente, però,  porta in consiglio il regolamento di polizia urbana: la sua creatura. A parte qualcosa sugli accattoni di serie A e B,  nulla di nuovo. Talmente importante il regolamento che fa scalpore a livello nazionale, ma che non incide. Ed ecco l’altra batosta. Saia:”Via il festival Sherwood, la gente si lamenta; li mandiamo in zona industriale e ne riduciamo il numero di giorni”. Bitonci:”Il Sherwood? Lasciamolo dov’è, è una buona cosa”. Infine, il comandante dei vigili: un percorso di selezione con diversi candidati, ma la scelta cade sull’ex comandante di Cittadella. E Saia? In silenzio totale. Come potrebbe dire qualcosa. E’ occupato a riaprire il presidio di polizia locale dietro alla stazione (sua vecchia creatura di 15 anni fa), abbandonato dalla Polizia di Stato perché inutile. Infine, se uno si guarda attorno, il dinamismo di Saia su legalità e sicurezza ha ottenuto dei risultati, a rovescio: accattoni presenti al Santo, in Via Roma, alla Stanga, in  Prato della Valle e nelle piazze; abusivi presenti al  in Prato, lungo via Roma e nei luoghi a loro “deputati”; ragazzi che schiamazzano e bevono nelle piazze, numero di sanzioni su prostituzione e abuso di alcool decisamente sottotono nonostante i proclami; e poi furti negli appartamenti, scippi, spaccate, ecc. E infine, Bitonci è secessionista con Salvini: come la pensa il nazionalista Saia? Insomma, risultati scarsi, silenzio necessario e declino inesorabile: Saia nascosto dal comandante Bitonci? Il silenzio è d’oro

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