Reddito di cittadinanza, Legge Fornero: bandierine a mezz’asta!
I due tormentoni che coprono l’informazione giornaliera cominciano ad avere il fiato cortissimo. Una serie di annunci, di contrapposizioni interne di scarsa capacità di vedere oltre, non dicono nulla di buono. Mancano i passaggi fondamentali per dire come fare e che cosa fare, sostituiti dalla continua e sterile propaganda infarcita spesso, di termini violenti e disumani.
Chi sta aspettando il famoso reddito di cittadinanza, dovrà avere pazienza, molta pazienza. Nulla è chiaro. I centri d’impiego non sanno cosa fare e non si capisce come verranno implementati; i “navigator” che dovranno condurre i richiedenti il reddito non si sa bene chi siano e che cosa dovranno realmente fare; i caf non sanno nulla; i comuni, ai quali i possibili aventi diritto al reddito di cittadinanza si affideranno per lavori socialmente utili, non hanno chiaro chi, che cosa, come e soprattutto quando. Tutto questo dovrà aiutare a trovare lavoro? Quale lavoro? I navigator aiuteranno ad incrociare domanda e offerta di lavoro, ma se chi crea lavoro e posti di lavoro, le imprese, vengono lasciate sole, ci si domanda come faranno ad offrire posti di lavoro. La maggioranza di chi potrà usufruire del reddito di cittadinanza ha bassa scolarizzazione e sta nel grande gruppo dei lavoratori generici o, peggio, tra coloro che sono inabili al lavoro. Se è sacrosanto l’aiuto a chi è “povero”, c ‘è chi pensa utile di dare soldi a chi ha bisogno di lavoro per aiutare a trovarlo. Un bel paradosso. E i senza fissa dimora? E gli immigrati che sono stati buttati in strada con le loro poche cose e, spesso, con i loro figli piccoli? Certo che la strada è impervia e si incastrerà in un battaglia tra poveri se non miserabili che, probabilmente, rimarranno sia senza reddito che senza…cittadinanza.
E poi la legge Fornero, mai cancellata ma solo usata per vendere pensioni gratis in abbondanza. Quanto durerà il ritornello della cancellazione della Fornero? Spero che tutti abbiano chiaro che chi paga meno contributi percepirà meno, anzi, molto meno di pensione. Sarebbe interessante chiarire chi pagherà visto che le grandi scelte di bandiera sono puro assistenzialismo. Senza investimenti il debito lo pagheranno le generazioni future e lo capiranno, purtroppo, appena apriranno gli occhi sul mondo reale. Quindi un sistema che apre una possibilità per andare in pensione in anticipo ma non una rapida cancellazione della legge Fornero rimarrà ancora per molto tempo. Nonostante i proclami, bisogna avere chiaro, che la tanto vituperata legge Fornero è l’unica a mantenere in equilibrio il sistema previdenziale.
Finora gli annunci non hanno portato ad alcuna decisione e tutto è ancora sottoposto a possibili modifiche. Non vorrei che molti di coloro che aspettano di sfruttare il reddito di cittadinanza o la nuova possibilità di andare in pensione, rimanessero a bocca asciutta.