QUARTIERI: vita nuova con i cittadini
utte le coalizioni che si oppongono a Bitonci affermano, qualora vincessero le elezioni, di ripristinare i quartieri, o comunque un organismo, che sia vicino ai cittadini. L’abbandono che hanno vissuto i quartieri in questi ultimi anni, dice il disinteresse verso le periferie, la mancanza assoluta di progettualità e di visione, il silenzio assoluto dell’amministrazione, nel proporre qualcosa di significativo per le migliaia di cittadini che abitano le periferie. Credo che la proposta di Giordani e del Partito Democratico, abbia la forza dell’esperienza, della conoscenza e della presenza da anni sul territorio e, naturalmente della grande sensibilità verso la partecipazione.
A questo, credo opportunoaggiungere che, i quartieri, dovranno essere protagonisti da subito. I cittadini non possono più essere appesi all’incaricato di turno per la contumelia di lamentele, ma protagonisti. Come? Molte città già lo fanno e credo possa essere un valore aggiunto alla partecipazione dei padovani alla vita pubblica, alla trasformazione e al miglioramento del loro territorio e della città. L’elemento fondamentale è che cittadini comuni, associazioni, commercianti, parrocchie, hanno la possibilità di costruire dei progetti. Progetti che dovranno seguire determinati criteri.
Cultura, verde, parchi, sport, saranno gli argomenti su cui presentare i progetti. Ci saranno delle somme massime di spesa con un tetto stabilito per quartiere dall’amministrazione. I progetti concorreranno e verranno sottoposti alla valutazione dei cittadini, on line o cartaceo. Bisognerà “cercare i voti”. Il progetto vincente, verrà sottoposto alla valutazione dei tecnici prima di iniziarne l’esecuzione. Il vincitore avrà la precedenza sull’esecuzione. Ma gli altri verranno eseguiti fino ad esaurimento della somma stabilita. Il protagonismo dei cittadini diventa fondamentale, gratuito e rende viva la comunità. Non grandi progetti, ma piccoli e importanti proposte che possono rendere più vitale i quartieri. Ricostruire il tessuto delle relazioni, farà rinascere i territori. Quindi non solo un’attesa passiva della soluzione del proprio problema, ma la vitalità che ridona speranza alle famiglie e a tutti coloro che abitano il quartiere. Senza relazioni la città muore.
Finalmente si incomincerà a programmare quello che tutti i cittadini chiedono di essere attentamente ascoltati per migliorare la qualità di vita di ciascuno e d’intera comunità.