Profughi: il sindaco e Boron aizzano le folle.
La protervia del sindaco alla quale si aggiunge ora anche quella dell’assessore Boron, in perfetto stile leghista ad uso campagna elettorale, non ha limiti. Nomadi e profughi diventano, loro malgrado, fonte di reddito politico per i leghisti doc, una fonte alla quale abbeverarsi continuamente al limite della legalità per mostrare la purezza e la bontà della loro becera azione. Cosa avrebbero da dire se mancasse loro il profugo o il nomade quotidiani visto che il loro linguaggio è fatto da invettive, accuse e provocazioni contro questi ultimi? Oggi troviamo pubblicato sul profilo dell’assessore Boron alcune foto che lo ritraggono assieme al sindaco, intenti ad indicare l’abitazione dove sono ospitati, da un privato assistiti da un’associazione, alcuni profughi. Oltre a ciò, lo stesso ass. Boron, nel suo “santino” elettorale riproduce una mappa nella quale indica chiaramente la via in cui si trova l’appartamento. La perversione non ha limiti e l’istigazione all’odio gode, nei leghisti, di grande fantasia per innalzare l’asticella dell’applausometro. Basta leggere, se qualcuno vuole fustigarsi, i commenti sotto gli articoli che riguardano i profughi, postati dal sindaco sulla sua pagina fb. Ma tutto ciò, a quale pro visto che in città ci sono almeno altri 40 appartamenti che ospitano persone in disagio e profughi? Lui/loro non li vogliono? Se la documentazione è regolare, cosa faranno i due? Violeranno il domicilio privato o lo faranno violare ad altri per non sporcarsi le mani? Naturalmente ora la propaganda del sindaco e del suo assessore, è di aizzare costantemente le folle indicando chiaramente verso dove queste devono dirigersi per cacciare i poveri cristi ospitati in casa privata. Dove vogliono arrivare? Tra le folle posso incunearsi degli imbecilli (altro che terroristi!!!) che, mossi da spirito di “pulizia”, possono compiere degli atti estremi. E non sarebbe il primo. Pensano di cacciare i profughi mettendo alla berlina chi si occupa degli ultimi? Pensano che la Chiesa o gli uomini e le donne di Chiesa un giorno, per volontà del sindaco e del suo/suoi assessori, smetteranno di occuparsi di chi ha bisogno, a prescindere, attendendo le i ndicazioni dell’amministrazione su chi aiutare e chi no? E qui non si tratta di difendere don Luca e tutti coloro che si occupano, in questo momento, dell’accoglienza dei profughi e ai quali va tutta la stima e l’appoggio possibili, ma si tratta di far capire che la politica ha il compito di risolverli i problemi e non di crearli. Evidentemente il voto alle elezioni regionali, mette in moto il peggio del peggio del repertorio leghista, che cerca sempre di addurre norme inesistenti e scaricare la colpa su altri: il Governo, Bruxelles, mai su Zaia e compari che nulla hanno fatto per gestire l’emergenza. La barbarie continua, fomentando odio e discriminazione vendendo il tutto per giustizia e aiuto ai cittadini. Fino a quando sindaco, fino a quando?