Profughi e strumentalizzazioni
La strada giusta a nostro avviso è quella di risolvere i problemi nel dialogo tra istituzioni e non strumentalizzando i profughi, mettendoli di fatto in una posizione difficile e rischiosa; non è la prima volta che accade nella nostra città e non sarà l’ultima purtroppo.
Strumentalizzare i richiedenti asilo, la loro debolezza e la loro paura a scopi di pura propaganda mettendoli sul terreno dell’illegalità è ciò che di fatto peggiora la loro situazione e allontana le strade per trovare soluzioni umane e praticabili. Chi ha fatto uscire queste persone dalla base di Conetta, senza occuparsi delle norme in vigore ma, soprattutto, senza occuparsi di dove sarebbero andati a finire, ha una responsabilità grave.
E così ieri sera, portandoli in città, senza un’idea di cosa fare e sperare nella disponibilità di qualcuno, si è giunti a mettere in difficoltà chi già da sempre e, spesso nel silenzio, accoglie. E’ necessario, invece, utilizzare tutti gli strumenti e le competenze delle istituzioni per poter dare risposte nell’ambito della legalità e superare velocemente gli hub con eccessive concentrazioni. Noi pensiamo che la Chiesa di Padova e le tante associazioni impegnate su questo fronte collaborando con le istituzioni e rifiutando ogni forma di illegalità stiano facendo tutto il possibile da anni per trovare soluzioni di accoglienza diffusa e per sensibilizzare una cultura dell’accoglienza.
Siamo in sintonia con quanto affermato dal nostro sindaco Giordani che si assume la responsabilità di governare, di rigettare la propaganda e ricercare con saggezza amministrativa soluzioni concrete insieme a tutte le altre istituzioni: soluzioni praticabili e non ideologiche con la micro accoglienza diffusa. Dire ad alta voce “Padova se ne occupa” significa dire anche che è giunto il momento che anche altri comuni, tutti i comuni insieme a Padova se ne occupino, perché è vergognoso che molti sindaci, anche del nostro territorio, rimangano in silenzio o si fermino al no per puro calcolo di consenso.
Nel prossimo Consiglio Comunale proporremo una mozione con la quale si chiede, per l’integrazione e l’accoglienza, di istituire lavori socialmente utili, in collaborazione con le istituzioni territoriali come già attuato molto bene dal Comune di Vicenza e altri comuni. Questo è uno degli strumenti che si può utilizzare da subito.
Il bene di queste persone, nel rispetto anche dei cittadini qui residenti, si fa con equilibrio e senso di responsabilità, mai con la demagogia e le scorciatoie.