Padova: sui giornali, troppi “candidati” sindaco

Sembra che durante le vacanze natalizie qualcuno abbia buon tempo e comunichi ai giornali i nomi dei candidati a sindaco. Ci sono autocandidature, quali Sposato con un paio di liste civiche, autoinvestiture, come Bitonci, con se stesso e qualche rimasuglio della sua ex  maggioranza, il M5S in silenzio, o quasi nonostante il nome dell’avv. Betto e la serie di problemi di “onestà” da risolvere, e poi una sfilza di altri nominativi, generalmente per il centro sinistra, che inducono alla confusione i cittadini. Addirittura si parla di riunioni tra pochi che sembrano ormai avere chiaro il nome più papabile per il centro sinistra, come nei vecchi caminetti.

Forse il futuro candidato sindaco se ne sta ancora al sole dei Caraibi, oppure tranquillamente a casa, ma credo, o almeno penso, non sui giornali. Capisco che i giornali creino un po’ di movimento per, almeno, far fare qualche riflessione alle persone che hanno a cuore questa città, e sono molti per fortuna, dopo l’esperienza degli ultimi due anni, ma ritengo che le cose vadano valutate per quelle che sono. Quindi passare da un nome ad un candidato è un’operazione un po’ più complessa che va ponderata, elaborata e, infine, sintetizzata in un a persona, uomo o donna che sia. Magari ci si aspetta l’outsider che convinca tutti, capace di raggranellare consensi, di mettere in campo proposte convincenti. Si vedrà. La proposta è in costruzione, i confronti non mancano, ma quando si entra in conclave da papa, spesso si esce da cardinale.