• Olanda-Antisemitismo: caccia all’ebreo
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Olanda-Antisemitismo: caccia all’ebreo

La tollerante Olanda, quella dei diritti civili, del consumo di marjuana senza impedimenti o quasi, del quartiere a luci rosse ormai vuoto, della tolleranza assoluta verso tutti, del rifugio di filosofi ebrei come Baruch Spinoza, si è ritrovata immersa nella melma dell’antisemitismo. Amsterdam, la capitale nella quale si trova la casa di Anna Frank, morta in un campo di sterminio nazista,  visitato ogni anno di centinaia di migliaia di persone, che con i suoi grandissimi pittori Rembrant, Vermeer, Bosch fino a Van Gogh ha dato lustro alla cultura mondiale, dove, poco lontano,  le piantagioni di tulipani colorati si perdono a vista d’occhio, ha meravigliosi  i canali navigabili in centro città, alcuni suo cittadini hanno deciso, giovedì scorso,  che era giunta la nuova ora di massacrare gli ebrei.

La partita è stata la giusta causa per organizzare la spedizione punitiva contro chi proviene da uno stato il cui governo sta massacrando, a sua a volta, cittadini palestinesi. La bandiera della Libera Palestina è il vessillo giustificativo, ma nulla  ha a che vedere con il rigurgito nel riconoscere l’ebreo come complottista, rovina, continua minaccia per l’umanità. Un odio senza fine dove si vuole stanare il colpevole urlando “morte all’ebreo”. La politica non ha capito, non ha protetto, pensando che la libera Olanda e la sua capitale vivessero ancora nella sua storica tolleranza.

Ma non è così, purtroppo. Ma non è finita! Nel nostro paese il corteo “pro Palestina” inneggia al capo di Hamas e canta inni a favore di quanto simages-1uccesso ad Amsterdam. Per quanto ancora si dovrà continuare questa miserabile storia, trasformata in odio chiamato antisemitismo, guidata dalla cecità che non turba quando di vuole spaccare la testa gratuitamente a tizio o caio basta che sia ebreo di casa nostra o che venga da Israele. In Italia, dopo il 7 ottobre, i casi di antisemitismo sono aumentati del 300%. Ma questi vogliono la Palestina libera o semplicemente trovare una ragione del loro odio? Quando si offende, si insulta la Senatrice Liliana Segre, si è raggiunto quel fondo dal quale si fa fatica ad alzarsi.

Non è bastato ciò che è successo 80 anni fa, non è bastato sapere che l’odio ha costruito la narrazione per sterminare gli ebrei. Evidentemente non sono sufficienti i racconti dei sopravvissuti allo sterminio, pochi ormai, l’infinito numero di studi, il Giorno della Memoria. Non so se questi siano solo pochi imbecilli facinorosi e non credo nemmeno siano rigurgiti nazisti. Alle spalle la retorica e la propaganda spalancano le porte a chi ha smesso di pensare e non vuole sapere. Frutto maturo dell’antisemitismo.  Nella sua solitudine, Anna Frank, prima di essere catturata, scriveva queste parole nel suo diario: “Mi opprime anche più di quanto non possa dire il fatto che non possiamo mai uscire, e ho una paura tremenda che ci scoprano e ci fucilino.” Spero sia bastato.

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