Nuova Pediatria: s’ha da fare!
Il 22 aprile si firmerà l’accordo di programma per la realizzazione del nuovo ospedale a Padova. Un momento atteso da anni dopo vari rinvii e modifiche di progetti, firme cancellate, attese, discussioni, prese di posizione, cambi di rotta e di programma. Insomma, una corsa ad ostacoli che, salvo imprevisti dell’ultimissimo minuto, dovrebbe vedere la conclusione dell’iter, almeno burocratico e programmatico, proprio il prossimo 22 aprile. Iter che aprirà ad un nuovo inizio verso la realizzazione di questo grande e necessario complesso sanitario.
Nel novero di questa opera straordinaria per la città e non solo, ci sta l’edificio della “Nuova Pediatria”. Più che un edificio, un sistema che porterà una ulteriore eccellenza di fronte a strutture ormai obsolete che devono essere radicalmente sostituite. Il dibattito va avanti tra tira e molla, tra stuoli di architetti e non che, quasi quotidianamente, accusano i progettisti del nuovo edificio di aver messo davanti la città ad un obbrobrio architettonico ed aver voluto, in qualche modo, seppellire e non dare il giusto valore all’opera cinquecentesca delle mura.
Non sono un architetto né un esperto di edilizia sanitaria, ma penso che in primis, l’attenzione vada data ai più piccoli pazienti dell’ospedale e alle loro famiglie, che sono costrette a convivere con i bambini ammalati in situazioni a dir poco sconsolanti se non, talvolta, al limite della convivenza e della decenza. Capisco chi vorrebbe che la pediatria venisse costruita altrove, per dare alla città il respiro storico che merita. Ma capisco meno, quando, a suo tempo, pediatria poteva essere costruita sì, da un’altra parte, ad Ovest della città, e anche a quel tempo, ci furono scontri epici. Magari con qualcuno che ora si trova a dire, in questa fase, un ulteriore no.
Qualcuno paventa addirittura la necessità di un referendum. Per far scegliere ai padovani tra il parco mura e pediatria? Credo non abbia molto senso. So che nel progetto per la “Nuova Pediatria” si parla più volte del recupero delle mura e della realizzazione del Parco mura e su questa strada si dovrà continuare. Sono con vinto anche, che il tempo ormai si sia concluso, perché i nostri bambini e le loro famiglie attendono con impazienza