• A Milano chiesti 5 anni per firme false, a Padova, quando?
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A Milano chiesti 5 anni per firme false, a Padova, quando?

COMUNE-PADOVA-A Milano il pm Alfredo Robledo ha chiesto 5 anni di condanna per Guido  Podestà, presidente della Provincia di Milano, imputato di “falso ideologico”. Nel 2010 ha raccolto 926 firme, sembra false, a sostegno del listino del Presidente della regione di allora Roberto Formigoni. Lo stesso Robledo, ha altresì chiesto 4 anni e 8 mesi di carcere per 5 consiglieri provinciali, tra cui vari presidenti di commissioni provinciali. Una richiesta pesante, ma esemplare per chi commette reati di falso e per chi ha idea che, fare i furbi anche per ciò che viene considerata una piccola cosa, non paga. La stessa accusa è stata mossa all’assessore provinciale Enrico Pavanetto e all’assessore comunale Stefano Grigoletto. Pavanetto , nel 2013, ha attestato la veridicità di firme, sembra  mai effettivamente raccolte, per la presentazione della lista al Senato del Movimento Sociale Fiamma Tricolore nella bassa padovana. Sembra, tra l’altro, che Pavanetto sia recidivo. Il PM aveva già contestato allo stesso e ad altri 6 colleghi,  l’autenticazione di firme (una trentina circa) per la presentazione, a livello provinciale,  della lista di Forza Nuova con sei candidati alle regionali 2010. Firme  poi risultate false. Pavanetto sarà davanti al giudice a gennaio. Anche l’assessore bilancio Grigoletto, è accusato di avere autenticato nel 2010  in quanto pubblico ufficiale (al tempo era consigliere comunale a Padova  nella lista del PDL) per la stessa lista di Forza Nuova e sempre per le regionali, firme false. Le accuse sono pesanti e le contestazioni per entrambi riguardano l’art. 100 del Testo Unico “…chiunque fa uso degli atti falsificati, alterati o sostituiti, anche se non ha concorso alla consumazione del fatto…”.  La condanna qualora fossero confermate le accuse, va da 1 a 6 anni.  Il fatto politico però, è che, con estrema tranquillità e senza nessuna preoccupazione per il fatto grave del quale sono accusati, Pavanetto è rimasto in carica in qualità di assessore provinciale fino all’altro giorno e Grigoletto continua a fare l’assessore nel nostro comune. Credo che entrambi abbiano il diritto di difendersi, ma che chi ha una carica pubblica, per evitare qualsiasi sospetto, non possa continuare ad esercitare la funzione affidatagli.   I tempi della giustizia li conosciamo, ma questa è’ una questione di stile, di credibilità, di trasparenza e l’assessore Grigoletto dovrebbe prendere atto delle pesanti accuse a suo carico,  dimettendosi senza aspettare la sentenza.  Per il bene della città.

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