Marcato: consenso delle categorie economiche alla Lega?
“L’affetto che mi ha dimostrato la piazza venerdì quando sono intervenuto, mi ha confermato lo straordinario consenso di cui gode la Lega tra le categorie economiche”. A dirlo è Roberto Marcato, assessore della Lega in Regione Veneto, non l’ultimo arrivato. Mette nero su bianco il grande consenso che la Lega ha tra le “categorie economiche”. E questo Marcato lo fa in un’intervista al Mattino di Padova dopo la manifestazione di venerdì scorso organizzata dall’ACC (Associazione, Commercianti del Centro).
Mi sembra chiaro che la manifestazione dei commercianti che protestano contro l’ultimo DPCM, che doveva essere l’elemento decisivo del ritrovarsi davanti al Comune di Padova, sia passata in secondo piano. Credo che la manovra di chi ha organizzato il raduno sia chiara e dire che tutto era spontaneo, è un’affermazione assolutamente zoppa. L’intervento del tribuno Bitonci (ricordo: cacciato dai suoi e bocciato dai padovani) con le ovazioni della platea, quello di Roberto Marcato che riceve la “conferma” della piazza leghista, non lasciano spazio a smentite. A questo si aggiungono i fischi all’assessore Bressa, le urla contro il presidente della Provincia Bui al quale gli è stato impedito di parlare. Oltre ai soliti rigurgiti dei no mask, no vax, che gracchiano la loro penosa rimostranza.
Credo che sia ingeneroso non riconoscere il lavoro di questa amministrazione con l’ass. Bressa per i commercianti, gli esercizi pubblici con l’allargamento del plateatico, il numero dei rinvii al pagamento della Tari, l’aver messo 1,5 milioni per compensare l’aumento della TARI e non aggiungere, alle categorie economiche, un ulteriore peso in più di quello che hanno e stanno sopportando. Allora lo dica l’associazione che ha organizzato: la manifestazione era solo politica, o meglio, solo leghista. I fatti sono questi. Le smentite non contano nulla.
Comunque la nostra amministrazione continuerà ad operare come ha sempre fatto a prescindere da chi era in piazza. E lo farà sempre con chi vorrà collaborare come ha sempre fatto. Per il bene di chi è in difficoltà in questo momento e che, con il suo lavoro, contribuisce alla ricchezza della nostra città. Organizzare l’insulto non fa bene a nessuno, nemmeno ai commercianti.