L’Ex Prandina diventerà il parco delle Mura San Benedetto
Ieri un sopralluogo alla ex caserma Prandina di due commissioni consiliari assieme al vice sindaco Andrea Micalizzi e ai tecnici del Comune, ci ha mostrato una realtà che difficilmente si può cogliere solo su documenti e progetti. Lo spazio immenso, le grandi possibilità, le novità che si vedono e si rendono chiare nel passeggiare ora in mezzo a sterpaglie e edifici crollati o, comunque, diroccati. Abbattere le mura e gli edifici lungo via Orsini che verrà chiusa e diventerà un’area verde attigua alle mura, la rivisitazione e la ristrutturazione degli antichi bastioni, il rifacimento di vecchi edifici vincolati per inserire proposte culturali e sociali, un grande parco lungo il quale passeggiare e giocare, uno spazio alberato dedicato a parcheggio, dà l’idea immediata di una di città che non lascia nulla all’improvvisazione e si muove nel segno della sostenibilità.
Il confronto con i cittadini, le associazioni di categoria e con chi aveva l’interesse perché quell’angolo di città venisse riqualificato, ha portato a risultati straordinari. Una porta aperta per l’ingresso alla città da ovest, completamente rinnovato e riqualificato, uno spazio per cittadini residenti e turisti che vorranno vivere momenti di tranquillità in mezzo al verde. Non si vedrà più una vecchia caserma abbandonata, invasa da piante e arbusti casuali che negli anni si sono accumulati sopra superfici di asfalto e cemento, ma un luogo da vivere e abitare. O da utilizzare per entrare in città passeggiando attraverso il cortile dell’ex monastero delle Monache Visitandine verso il centro. A novembre il progetto esecutivo e l’anno prossimo l’inizio dei lavori per la realizzazione dei primi slot già finanziati.
Prima dell’abbattimento dei manufatti non vincolati e inutilizzabili, la costruzione del parcheggio boschivo che spetterà, sia nella gestione che nella realizzazione ad APS Holding, alla bonifica del terreno, alla depavimentazione e alla realizzazione di strutture da utilizzare, alla costruzione di piste ciclabili, ci vogliono i tempi necessari perché tutto possa avere inizio. Un polmone verde che è stato ceduto dal Demanio in cambio dell’area sulla quale sorgevano le palazzine di Via Anelli e dove ora si costruirà la nuova Questura di Padova. Migliaia di metri quadrati completamente rivisitati e rigenerati da proposte e progetti condivisi ora utilizzati solo in una piccola parte all’ingresso di Corso Milano. Un’opera che rimarrà nel tempo e che migliorerà la città e la vita dei suoi cittadini. La nuova area rigenerata si chiamerà Parco delle mura San Benedetto per ricordare gli insediamenti benedettini presenti in parte del quadrante.