La canicola colpisce: Pellizzari come Bitonci. Il questore: Alla Prandina? Nessun Problema
Da giorni nella nostra città si sta soffrendo un caldo torrido soprattutto davanti alla caserma Prandina dove sono ospitati i profughi. Presìdii leghisti con gazebo per ripararsi (?) dal sole cocente, tutti gli assessori, o meglio i loro ologrammi (tranne la Brunetti già con un piede sulla porta?) pena l’espulsione, pronti a dar man forte al sindaco contro la prefetto, Renzi e tutto l’universo mondo. Poi mettiamoci qualche commerciante e qualcun altro e il piatto del giorno è servito: propaganda allo stato puro. Ora Pellizzari, presidente dell’Associazione Commercianti del Centro, su suggerimento del primo cittadino, organizza per martedì anche un presidio davanti alla Prefettura per protestare contro la presenza dei profughi presenti alla Prandina. Ovviamente richiama con le trombe i suoi dell’ACC e cittadini… onesti che lavorano e pagano le tasse!!!. Naturalmente le
affermazioni di Pellizzari, sono quelle del bagaglio del sindaco e ci mancherebbe: anche lui potrebbe finire nella graticola e dover lasciare l’ambito e ben remunerato posto all’Ente Fiera di Padova. Il problema di Pellizzari è che, chi è responsabile della sicurezza in città avendo chiaro il polso di ciò che succede e sa che fomentare la paura è un’operazione senza senso, e cioè il questore Bernabei, fa un’affermazione semplice e chiara: “I profughi alla Prandina? Non stanno creando alcun problema di ordine pubblico”. Credo che Pellizzari che denuncia anche che i profughi chiedono persino un bicchiere d’acqua, pensa che il questore sia qualcuno di cui non bisogna tenere conto e che quello che dice siano delle banalità. Oramai, il personaggio del giorno, Pellizzari penosamente supino a Bitonci, pensa che la città si rinnovi in questo modo, che i turisti arrivino in mezzo alla “porcheria” che da mesi va predicando assieme al sindaco e che magari entrino nei negozi. Volersi mettere contro coloro che gestiscono la sicurezza, contro lo Stato, contro tutti, senza alcuna idea, gli fanno perdere la bussola . Populismo dilagante allo stato puro, cristianesimo da strapazzo come quello del suo sindaco, negazione di uno dei più elementari diritti umani e cioè dar da bere a chi ha sete, esibizionismo da potere confuso, mostrano, ancora una volta, la città immiserita. Amministratori da strapazzo, arroganti ambiziosi, occupano siede per diritto ma non credono nel rispetto dei diritti. Rincorrere la notizia del giorno, fa dimenticare la città lasciata in balia dello sporco, del degrado che si doveva combattere, della miseria, di periferie abbandonate. Una continua messa in scena che sta passando da farsa a tragedia per i padovani. Spero che questa città esca dal tunnel in cui ha voluto cacciarsi per “cambiare”.