Il tram, un mezzo sostenibile ed efficiente
Il dibattito sulla mobilità sostenibile nella nostra città, giunge spesso a discutere di tram, di SIR 3, di filobus, di bus elettrico, di percorsi di vario genere e via dicendo. Non certo facile districarsi tra tutto ciò, anche perché, ci si trova di fronte a proteste, alcune legittime, altre strumentali, altre di mera propaganda, specie ora che siamo a ridosso delle elezioni politiche. Tra l’altro, è in atto una corsa contro il tempo per evitare di perdere un sostanzioso finanziamento dopo che l’ex sindaco Bitonci, per qualche voto, ha buttato alle ortiche un altro del valore di 70 milioni. Noi non possiamo permettercelo per il bene della città.
Il progetto al quale dal governo Gentiloni sono stati assegnati 56 milioni di euro, arrivati col contributo fondamentale del senatore del PD Giorgio Santini e dei parlamentari PD, è quello che conosciamo da tempo e che segue il percorso: stazione, via Giustiniani, via Sografi, passaggio di fianco parco IRIS e liceo Cornaro, ponte di Voltabarozzo e fino alla tangenziale con parcheggio scambiatore. Noi riteniamo che sia un ottimo progetto per migliorare la mobilità sostenibile della città e faremo tutti i passaggi necessari per il miglior progetto possibile confrontandoci con i tecnici, con i cittadini, applicando le più moderne tecnologie prendendo atto dei vincoli normativi connessi al finanziamento.
Qualcuno non lo vuole? Noi pensiamo che questo sia il mezzo più capiente, più veloce, più sicuro, più in orario, in linea col percorso di sostenibilità ambientale della nostra amministrazione e che i cittadini utilizzano, visti i numeri, per la maggior parte. Invitiamo i detrattori del tram, a chiedere alle migliaia di persone che ogni giorno ne fanno uso e che lasciano auto o bici ai parcheggi scambiatori, se sarebbero felici che qualcuno glielo togliesse e lo cambiasse con qualche altro mezzo o che esprimessero un parere sulla sua funzionalità. E’ chiaro che, modificare la tecnologia di trasporto con struttura tecnica già esistente per il tram, sarebbe molto più costoso. Meglio, pertanto, implementare la tecnologia già esistente senza avventurarsi in nuove alternative visti i risultati nella nostra città e quelli in altre grandi città come Parigi.
Questo non toglie che a Padova si debba sviluppare una mobilità integrata con tram, autobus elettrici, car e bike scharing, piste ciclabili che superano i confini comunali.
Il lavoro che questa amministrazione sta portando avanti per migliorare l’ambiente di questa città è importante e il tram è una delle tappe più importanti per la città del futuro nella quale crediamo.