Franco Cardini, Alessandro Vanoli, La via della Seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente, ed. Il Mulino
Questo libro è un enorme aiuto per capire secoli di storia ma, soprattutto, aprire gli occhi sul presente. Certo, non far memoria del passato non aiuta il presente. E in questo voluime si parla di movimenti di persone, naturalmente di conquiste, di violenze, ma anche persone straordinarie che hanno modificato in bene la storia,. Culture che si sono spostate, che si sono insediate, mescolate dando sviluppo a culture nuove.
Ci hanno preceduto e hanno dato nuova linfa alla storia e al mondo. Parlare di Via della Seta, talvolta si pensa sempre quasi esclusivamente al veneziano Marco Polo. Ma è molto di più. La si è costruita nel tempo attraverso l’Impero Cinese e le sue dinastie. L’India e le sue antichità; la Persia, con la grande e antica capitale Esfhaan (da vedere…) pre-islamica. Con i grandi Serse e Antaserse e la saggezza di Ciro il grande. E poi Istambul, i Veneziani, le crociate, le conquiste e via dicendo. Per non parlare della grandezza dei commerci, dei confini scarsamente inesistenti; anima e forza per i intraprendere i viaggi ed aggiungere ricchezze. Forse un mercato globalizzato con un trattato di Shengen ante litteram anche se fatto di dazi.
Pensiamo alle spezie, alle stoffe, il cibo che oggi verrebbe chiamato “etnico” che ha conquistato le tavole del mondo proveniva dallo straordinario oriente. E ancora i tulipani cresciuti in Cina e arrivati attraverso i grandi e astuti navigatori olandesi. Imperi che nascevano e che scomparivano Tutto in una sorta di concatenazione che camminava su gambe forti di avventurieri, mercanti, navigatori e missionari che portavano il Vangelo in terre lontane e sconosciute spesso rimanendo subendo torture e morte come in Giappone, altre volte con straordinari risultati come in Cina con Matteo Ricci.