Fiera di Padova: un futuro necessario
Quando si parla di Fiera nella nostra città sembra di camminare sui carboni ardenti. Il tempo scorre veloce e le soluzioni per ritrovare nuovo slancio ad una realtà che è parte importante della storia e della ricchezza della città mostrano impegni importanti, soprattutto economici dei soci pubblici, ma mancano ancora tasselli decisivi. I soci privati, da anni, sembrano segnare il passo tra rivendicazioni, polemiche, ma soprattutto in una situazione economica gravata da debiti nei confronti dei soci pubblici e da scarsità di idee e proposte. O forse di attese per capire chi fa il primo passo.
Gl Events, società francese leader internazionale nella gestione di fiere e organizzazione di eventi, dal 2005 gestisce l’attività fieristica attraverso una società locale, Padova Fiere. Dal 2016, GL Events dà in gestione l’organizzazione di eventi e quindi il rilancio della fiera a Geo Spa, una società Padovana, certamente non ultima nella filiera dei protagonisti fieristici. Sta di fatto che da troppo tempo la questione è in stallo col rischio di vedere defraudato il patrimonio di importanti eventi presenti nel tempo (vedi Auto d’epoca). Fiera immobiliare con i soci pubblici, Comune, Provincia e Camera di Commercio, proprietaria dei capannoni, vanta crediti milionari per affitti dalla società da Padovafiere.
Ha deciso comunque di aumentare il capitale per creare una sorta di barriera protettiva di fronte ai mancati introiti. L’aumento recente effettuato dalla Camera di Commercio, che ha messo capitale immobiliare oltre che contanti, e quello immobiliare del Comune che immetterà i capannoni fieristici di sua proprietà, sono un segnale di una volontà di rilancio importante. Ora, di fronte a questi segnali propositivi e di futuro, i soci pubblici sono tornati col 51% anche di PadovaFiere. Questo non significa che non ci siano più GL Events e GeoSpa a gestire la fiera per conto di Padova Immobiliare, la parte pubblica con Comune, Camera di Commercio e Provincia (4%).
L’immissione di capitale da parte dei soci pubblici fa capire che anche il futuro auditorium, sarà una carta vincente e non potrà rimanere isolato dal resto della Fiera. Solo che tutto ormai è diventato una corsa ad ostacoli tra rivendicazioni, polemiche e poca visione del futuro, e con una programmazione che ancora langue. Le promesse hanno il loro valore, ora si aspetta però il piano industriale di rilancio per capire quale futuro potrà avere la Fiera. Questo sarà il compito di GeoSpA. Forse, ma non vorrei dare suggerimenti a persone sicuramente più competenti del sottoscritto, ci si potrebbe chiedere se il modello di Fiera finora conosciuto con eventi, più o meno importanti ed esposizioni, possa essere ancora il modello che funziona.
O, giusto per stare in tema: la fiera di Padova, potrà vivere isolata dalle altre fiere venete (e non solo), in crisi anch’esse? Il futuro sarà l’isolamento o l’aggregazione-fusione con altre fiere che potrebbero condividere il rilancio di un sistema che dovrà guardare esclusivamente al futuro? Gli errori, anche gravi, ci sono stati e ora, la situazione dovrà trovare una soluzione e un rilancio. Mettere capitali e intelligenze è importante, ma tutto dovrà trasformarsi in una visione del domani. La nostra città non può più attendere.