E i migranti?
Da qualche tempo sembra non sbarchino più migranti sulle nostre coste. O almeno la stampa non ne parla. L’Europa ne sta discutendo, forse, il governo italiano inserisce nella legge sulla sicurezza o decreto Salvini alcuni articoli che li riguarda. Da una parte l’eliminazione dei permessi umanitari, dall’altra, la cancellazione del servizio SPRAR e, infine, la riduzione dei contributi giornalieri per i migranti.
Fin qua, in linea con la propaganda-promesse, va tutto bene. Il popolo è felice, Salvini pensa di aver raggiunto un gran risultato e l’Italia, finalmente, non avrà tra i piedi più alcun clandestino perché saranno mandati a “casa loro”. Naturalmente problemi non ce ne sono, a dir del vice primo ministro. Ma noi abbiamo il dovere morale oltre che politico, di sollevarne qualcuno. Lo SPRAR (Servizio Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) per esempio. Un servizio assolutamente funzionante per l’inclusione, con persone tutelate, gestito dai comuni che ha introdotto quelle buone pratiche che hanno tolto dalla strada persone potenzialmente a rischio dando loro una prospettiva per il futuro.
Poi i permessi umanitari. Migliaia di richiedenti asilo hanno ricevuto un permesso umanitario temporaneo. Molti di loro sono riusciti a trovare un lavoro, ad inserirsi in un contesto sociale e lavorativo, ma ora vedono che tutto questo può da un momento all’altro sgretolarsi di fronte a chi, a tutti i costi, pensa che per eliminare i problemi bisogna eliminare ciò che funziona. E infine, la riduzione dei fondi per gli immigrati, utili a pagare qualche briciola del Reddito di cittadinanza.
Ma i cittadini pensano che questa sia la soluzione del problema dei migranti nel nostro paese? Pensa che questi tornino a “casa loro”? Se verrà eliminato lo SPRAR e cancellati i permessi umanitari, semplicemente queste persone non avranno più alcuna protezione e non potranno trovare altra soluzione che arrangiarsi come possono perché devono sopravvivere. Quindi troveranno sicuramente spazio nelle varie compagnie criminali che sguazzano sulle finte soluzioni. Naturalmente i comuni che prima gestivano lo SPRAR, si troveranno persone per strada con tutte le situazioni a rischio che si andranno a creare.
Questi andranno a casa loro? Neanche per idea. Si sommeranno ai 600.000 che non hanno alcuna protezione e vagano per l’Italia lavorando in nero o spacciando. Il decreto non avrà vita facile in Parlamento vista la presenza di alcuni dei 5Stelle contrari, ma sappiamo che il dissenso non viene tollerato e spesso non ha grandi numeri. Altrimenti l’unico che godrà di questa soluzione sarà il vice ministro e la Lega. Vendere la soluzione dei problemi per fomentarli e scaricarli sugli altri. Ne va della sopravvivenza del governo.