Caro sindaco, c’è un tempo per ogni cosa…
Mutuando il testo biblico del Qoelet si può affermare che c’è un tempo per ogni cosa: il tempo della propaganda e il tempo del governo,,il tempo delle chiacchiere e il tempo delle decisioni, il tempo dei problemi e il tempo delle soluzioni. In questi mesi abbiamo visto di tutto e di più: la propaganda ha sfiancato la gente, ha inebetito chi ha trovato in Bitonci il salvatore e il ripulitore delle strade dalla illegalità rimettendo tutto in sicurezza, ha distratto chi avendo un’altra opinione, ha deciso, demoralizzato, di starsene zitto. Vorrei capire se Bitonci ha un’dea per il futuro della nostra città, mi piacerebbe sapere se vuole discutere o vuole andare avanti pensando di aver trovato la verità.L’ospedale è là che ci parla: tra ristrutturazione del vecchio, poi vecchio su nuovo, poi Via Corrado, poi san Lazzaro e infine, il mistero di ieri sera quando, per l’ennesima volta, evita il confronto. Poi la riduzione della ZIP, invece ripensarla e rivalorizzarla, la vuole rendere a zona di degrado legalizzato con portando le sale giochi e le discoteche della città e, qualora ci fosse una legge,anche le case chiuse, affermando che tutto potrà essere controllato da una volante della polizia. Tanto in zona industriale non c’è nessuno e il degrado può essere trasferito in zona franca. Fa affermazioni che mettono mano pesantemente alla città, con una faciloneria imbarazzante quasi che dire una cosa o dire esattamente il suo contrario, fosse lo stesso. Credo che le sue decisioni , siano frutto della discussione con se stesso allo specchio e non certo con la giunta che non conta nulla.E potremmo andare avanti. In questi pochi mesi siamo tornati indietro di anni e la città sta diventando più un borgo senza sostanza che una grande città europea come le competerebbe. Possiamo dire che si è occupato si sicurezza? Bene, è il suo cavallo di battaglia. Ma sappiamo che non è in grado di gestire nemmeno la repressione perché mancano le forze e continua nelle urla e negli strepiti mediatici; i vigili promessi non ci sono e, a parte qualche scoop del povero Saia relegato a comprimario, il tutto si basa sulla stretta di mano.Basta leggere i numeri: aumento dei furti in casa, riduzione delle multe per prostituzione e assunzione di alcool e droga rispetto all’inizio dell’anno. L’amministrazione Bitonci deve occuparsi della città e non solo dei propri elettori, e chi governa si ripulisca della continua propaganda e guardi in faccia la città e i suoi cittadini, tutti. Dica le cose come stanno: la fusione Hera-Acegas è stat o no una grande operazione visto che lei ne trarrà profitto o si ostina a dire il contrario? Dove sta la nuova viabilità promessa? Il tram, che fine ha fatto? La saggezza del Qoelet, conclude che c’è un tempo per piangere e un tempo per ridere: non vorrei che a piangere fossero Padova e i suoi cittadini.