Amsterdam-Bruge (in bici)-Romantiche Strasse
Un viaggio bellissimo, non faticoso da organizzare e da gestire tra auto e bici. Se avete voglia e qualche minuto, sotto troverete una breve descrizione.
4/5 Agosto. Amsterdam.
Siamo arrivati dopo una sosta a Bonn. Parcheggiata l’auto, che è anche la nostra dimora, abbiamo iniziato a fare i primi passi per Amsterdam. Bellissima città dove non ci sono praticamente auto. I parcheggi in città costano una follia: tra 5 e 7,5 euro all’ora. Quindi mezzi pubblici e soprattutto…bicicletta. Noi mezzi pubblici e piedi. La bici ci serve per il nostro giro e siccome Amsterdam non è immune da furti di bici (8300 all’anno), meglio non rischiare. Diciamo pure che Amsterdam è città delle e per le bici. Ciclabile dappertutto e tutti…o quasi vanno in bici. Le ciclabili, soprattutto alle ora di punta, sono intasate di ebike e delle altre bici. Molti corrono come pazzi, sgomitano. Piccolo particolare ai passaggi pedonali senza semaforo: necessaria attenzione totale per i pedoni nell’attraversamento. Perché: bici mangia pedone, auto mangia bici e pedone. Ogni tanto, lungo le ciclabili ci sono monumenti alle bici per indicarne la pericolosità se usate male: mucchi di bici arrugginite scassate come in un incidente, fissate a terra. Un chiaro monito. Poi…non pulitissima. Sarà che siamo arrivati di domenica, che c’era una festa di tre gg in piazza, che la ripuliscono al lunedì, ma… Comunque visitato con prenotazione anticipata il muse Casa di Anne Frank, molto significativo per capire come questa ragazzina, assieme alla sua famiglia e ad altri, abbia vissuto per mesi. Poi, il delatore di turno ha fatto il resto, purtroppo. Giorno successivo, visita al museo Van Gogh: una meraviglia. Poi, il Museo nazionale con dipinti di Rembrant e Vermeer. Poi passeggiate per la bellissima città a visitare chiese vuote o chiuse, il quartiere a luci rosse dove poche ragazze di colore in vetrina facevo una pena infinita. La libera Olanda si vanta del suo quartiere ormai ridotto ai minimi? Mah, meglio utilizzar qualche volata l’intelligenza per la libertà.E poi i canali, i quartieri, la grande piazza Dam e via dicendo. Una città molto viva.
6 agosto Amsterdam-Gouda (65 km)
Partenza in bici percorso da Amsterdam a Gouda. Gouda è la città del formaggio, quello con la scorza rossa. Una lunga storia e una lunga tradizione nella produzione di formaggio. Non molti anni fa è stato aperto il mercato all’aperto di formaggio. Lo ospita la piazza principale di Gouda. Probabilmente più per i turisti. Una bella città, in cui fermarsi per qualche ora a visitare il centro storico.
7 agosto Gouda-Beda (85 km)
Sempre lentamente e lungo piste ciclabili fantastiche, costeggiamo fiumi e villaggi. Le case sono fantastiche, costruite su penisole. Molte hanno il tetto di paglia, non perché sono vecchie come i nostri “casoni”, ma perché è fatto così in quanto protegge da caldo e freddo.Passiamo da Kinderdjik dove si vedono 19 mulini a vento, il simbolo dell’Olanda. Alcuni di loro funzionano ancora. La piazza di Breda è molto bella; la cattedrale è visitabile, ma è un monumento
8 agosto Breda-Anversa (70 km)
Lentamente passiamo dall’Olanda al Belgio. Sempre lungo delle fantastiche ciclabili protette, Dalle città ai boschi in mezzo ai quali scorrono delle lingue di asfalto per le bici. rriviamo ad Anversa, una grande città che ha questa insenatura del mare che divide la città. Per attraversarla in bicicletta o a piedi, c’è un tunnel lungo 2 km nel quale si scende a -31 mt. dalla strada. Con il tunnel si passa dalla cittàò vecchia alla città residenziale. Anvers ha un centro storico fantastico. Il municipio è coperto dalla bandiere di quasi tutti gli stati del mondo. Nel centro della piazza si trova una fontana col il simbolo della città. Anversa, significa “mano mozza”. Naturalmente dietro c’è tutta la leggenda che narra come si sia arrivati a tanto. Anche qui una bellissima cattedrale, questa sembra vissuta e non solo guardata. Già si comincia a capire la separazione netta tra fiamminghi (olandesi) e valloni (francesi). Non condividono nulla, tanto meno la lingua. Nessuno dei due vuole imparare quella dell’altro.
9 agosto Anversa-Gand (Gent) (70 km)
Partiamo col brutto tempo. Da subito la ciclabile verso Gand è segnata e ci porterà fino in centro. Impossibile sbagliare. Comincia a piovere, anche se poco, e siamo costretti ad indossare i copri pioggia. Ci siamo fermati in un bar per il caffè. Oltre al caffè, ci hanno portato anche un bicchierino di un liquore locale che io ho bevuto senza problemi e Stefania no. Dopo il caffè, con calma, si riparte. Arriviamo, questa volta col sole, a Gand. Un centro storico pazzesco. Penso una delle più belle città che abbia mai visto in Europa. Edifici storici, chiese e cattedrale, pizza animate e da vivere. E poi i dipinti di Rubens e, nella cattedrale un polittico “Polittico dell’Agnello mistico” di Hubert van Eyck e Jan van Eyck. Un centro storico fantastico e grandissimo dove ci si muove solo in bici o con i mezzi pubblici. A pomeriggio inoltrato, andiamo verso il campeggio. Si pianta la tenda e via.
10 agosto Gand-Bruges (70 km)
Ultima tappa. Arriviamo a Bruges verso mezzogiorno. Andiamo immediatamente alla stazione a comperare il biglietto del treno per il giorno successivo. La signora dell’uff. turistico, ci parla ancora della separazione veramente pesante tra valloni e fiamminghi. Dopo il biglietto ci avviciniamo al centro. Un gigantesco park sotterraneo per bici è dove parcheggeremo i ns. mezzi. Passeggiamo verso la piazza principale. Telefoniamo ai 2 campeggi per prenotare ma entrambi sono completi. Cerchiamo, all’ultimo minuto, un posto per dormire ma…. I prezzi meno alti erano 30 km da Bruges. A Bruges si andava dai 35 ai 700 euro per notte. Abbiamo così rapidamente deciso di tornare ad Amsterdam. Ritorniamo in stazione e , gentilmente, riescono a rimborsarci il biglietto per il quale non era previsto il rimborso. Ci restituiscono anche 12 euro per un errore precedente. Di Bruges ci rimane l’immagine rapida della bellissima piazza stracolma di gente. Prendiamo il treno con la bici, cambiamo a Bruxelles e arriviamo ad Amsterdam verso le 22. Ci avviamo verso l’auto e poi, verso il campeggio che avevamo prenotato. Fine del viaggio in bici.
Una bella esperienza da cicloturisti. In bici si atrraversano posti impossibili per l’auto. Si è lenti, si guarda, ci si ferma. Certo, bisogna spingere sui pedali, ma è una fatica sopportabile. Soprattutto in zone senza salite e piene di ciclabili. Con i brevi giri nelle città abbiamo fatto circa 400 km.
Il giorno dopo partiamo e a Zandaam, piccolo borgo a nord di Amsterdam dalle case tutte di forme particolari e dai colori forti. Una bomboniera olandese. Poi si va verso Edam, anch’esso una perla leggera di Amsterdam. Si passeggia tra case colorate e negozi di formaggio Ed ammer (comprato). Poi si passa all’altro paesino Volendam, sul mare. La passeggiata lungo il mare è un. tripudio di colori e di cibo. Oltre all’immancabile formaggio, dolci e crostacei. Basta avere voglia. Poi si passa ad Harleem, cittadini anch’essa non lontana da Amsterdam, da visitare. Anche qui campeggi stracolmi e, casualmente, troviamo un campeggio molto spartano ad Amsterdam. Quindi, si torna in città.
Il giorno dopo si parte per il ritorno, naturalmente Germania. Non prima di aver visitato Delft. Città dove ha vissuto tutta la vita Vermeer, il pittore de La ragazza con l’orecchino di perla e dove è nato il filosofo giusnaturalista Ugo Grozio. Purtroppo è presto ed è praticamente quasi tutto chiuso. Comunque un giro in piazza e lungo le stradine si fa.
Si parte verso la Romantiche Strasse: Würzburg. Visitiamo la città che, purtroppo, durante la guerra è stata distrutta per l’80%. La ricostruzione non è stata un granché. Comunque, una città della Baviera da passeggiare con alcuni monumenti e edifici storici rimasti, possiamo dirlo, miracolosamente, intatti.
Si riparte verso sud.
Rothemburg:
Una bomboniera. Case a graticcio, colorate, completamente pedonalizzata. Assolutamente ben conservata. Tutto è a misura di piccolo borgo della Baviera. Diciamo pure Romantico. Piccoli negozi, prodotti particolari, panifici che sembrano boutique. Insomma, andateci!
Dikensbühl.
Altro meraviglioso borgo. Passeggiare lungo le su strade è veramente un aguzzare la vista di particolari, colori, case a graticci, piccole piazze che lasciano a noi visitatori il tempo per immergersi in un passato che si è mantenuto in perfetto ordine.
Ci allontaniamo e ci avviamo verso casa visitando altri piccoli borghi lungo la Romantiche Strasse. Tempo fa eravamo passati anche all’inizio della via, al castello di Neuschwastein, quello che la Disney ha fatto suo nei film. Una chicca da visigtare assolutamente.
Un bel viaggio di 3000 km compresi i 400 in bici. Il nostro VW Multivan ci ha fatto da albergo nei campeggi. Durante il viaggio in bici, la tenda è stata la nostra casa. Quindi, ci siamo arrangiati in perfetta e serena autonomia. Ecco, vista la stagione, abbiamo sempre prenotato il posto in campeggio che, a parte Bruges, ci è sempre andata dritta. Quindi, cominciate a guardare il percorso, studiate bene e quando avrete qualche giorno di ferie, andateci. Ne vale la pena.