Famiglia in difficoltà
L’attenzione alla famiglia con tutte le sue difficoltà è un tema che non può lasciare indifferente nessuna amministrazione e nessun ente che se ne occupi. La famiglia, nonostante tutto, resta ancora il sostegno del nostro sistema di vita e di welfare. E a questa è necessario prestare attenzione anche riorganizzando il sistema. Attorno ad essa ruota ancora la forza che garantisce un equilibrio generazionale che non può essere trascurato. E, a cascata, tutto ciò che bisogna pensare per aiutare le molte situazioni critiche che ogni giorno emergono.
Il futuro della famiglia, comunque, come noi la conosciamo, è incerto in un sistema di società che cambia rapidamente così come il modo di pensare e di vivere. Ma non per questo bisogna abbassare la guardia sul riconoscere la “famiglia come giacimento di valori.” Questo il tema del convegno tenutosi sabato scorso a Treviso e organizzato dal “Forum delle famiglie del Veneto”. Il rapido cambiamento della società e degli stili di vita, il ruolo sempre più attivo di potenziali genitori, gli scarsi aiuti stanziati dallo Stato per molti anni, la difficoltà di raggiungere da parte dei giovani una soglia decente di indipendenza economica, il numero sempre in diminuzione dei nati (2008/2022 -34%) rispetto ai morti, non fanno ben sperare per il futuro della famiglia, o di quel nucleo che ancora oggi chiamiamo famiglia.
Il presidente dell’ISTAT Gian Carlo Blangiardo durante il convegno al quale ho partecipato per conto del Comune, ha fatto una plastica analisi di ciò che potrà succedere, numeri alla mano, tra non più di 20 anni. Un quadro sicuramente non rassicurante: persone anziane sempre più sole, ma anche aumento dei genitori single, aumento degli ultra sessantacinquenni degli ultra ottantenni e degli ultra centenari, diminuzione della forza lavoro, riduzione delle coppie con figli, riduzione drastica della maternità, aumento esponenziale della solitudine (a Padova il 40% dei nuclei è costituito da persone sole). E poi, riduzione della forza lavoro con aumento esponenziale dei pensionati a carico del sistema. Non è solo buio ma qualche piccolo segno di speranza c’è soprattutto sulla natalità nonostante il tasso fecondità per donna o numero medio dei figli sia 1,25 (dato del 2021).
I numeri ci insegnano che bisogna muoversi e capire come trovare soluzioni per dare risposte a situazioni nuove e in rapido cambiamento. L’assegno unico è stato un importante scelta fatta dal precedente governo che ha visto nel nostro comune meno persone con figli chiedere aiuti. Qualche accenno di miglioramento anche in altri comuni più piccoli. A Padova, ormai da qualche tempo, è attivo il portale “Padova Per, il portale a misura di famiglia. Probabilmente poco conosciuto anche se offre informazioni e opportunità molto importanti. Una base di lavoro dalla quale partire per una gestione dei servizi alla persona perché le persone vivono soprattutto nelle famiglie.