Centro Congressi: il tempo dà ragione a chi ci ha creduto
Stamattina si è finalmente inaugurato il Centro Congressi in Fiera a Padova. Un’opera straordinaria che chi ha avuto modo di vederla penso ne sia stato positivamente contagiato. Il percorso non è stato facile, ha avuto delle criticità dovute ad una serie di fattori che sono stati risolti ma che ne hanno, inesorabilmente, allungato i tempi di realizzazione. Essere stato costruito all’interno della Fiera di Padova, è stata una scelta estremamente positiva e lungimirante visti gli importanti cambiamenti ai quali la stessa Fiera si accinge. Quindi, Fiera e non solo.
Un sistema innovativo, che accoglie presenze che costituiscono la ricchezza della nostra città che la farà diventare una n uova agorà aperta alla città come da tempo si discute. A partire dall’Università che ne occuperà un padiglione portando la facoltà di ingegneria. E poi il Competence Center, il nuovo Palazzo della musica. La Fiera, quindi, non rimane immobile pur non perdendo la sua funzione espositiva originaria che l’ha sempre caratterizzata. Ma oggi, questo non è più sufficiente e necessita di guardare al futuro. La Fiera cambia perché la città cambia. La lunga e straordinaria storia di Padova è sempre stata caratterizzata da innovazione, competenza, ricerca, professionalità per costruire con lungimiranza la propria ricchezza e il proprio futuro.
Pensiamo alla nostra grande Università che è cresciuta, non a caso, anche per numero di studenti oltre che per rinnovate strategie di servizi alla didattica e non solo. Ciò dipende sicuramente dalla attrattività dello stesso Ateneo che di è mosso in sinergia con la città in un costante clima di fiducia reciproca. E ora, la realizzazione del nuovo Centro Congressi andrà sempre più a caratterizzare questa sinergia. E tutto contribuirà alla ricchezza di Padova sia economica che, soprattutto, culturale e scientifica I tempi di realizzazione sono stati lunghi. Vari sono stati gli ostacoli, burocratici, pandemici, di bonifica dell’area e anche con visioni distorte che l’avrebbe snaturato e gravato da inutili costi aggiuntivi. Mi dispiace che qualcuno si ostini a vedere la Fiera e il suo nuovo Centro Congressi come la solita e inutile cattedrale nel deserto dentro ad un sistema fieristico, così come sta cambiando, che non avrà futuro.
Ritornare alla Fiera con una funzione solamente espositiva, guardando a cosa succede alle altre fiere italiane d europee, sarebbe un salto in un passato senza alcun futuro. Chi aveva cercato di avere come unica mission la sola via della tradizione espositiva, si è dovuto arrendere all’evidenza. Il Centro Congressi va inserito nella visione della Fiera e della città che ha chiaro quali sono le sue esigenze per migliorarsi e diventare sempre più attrattiva . La promozione del nuovo Centro Congressi è già iniziata a partire dal primo giorno vita con importanti convegni sia per 2022 che per il 2023. Il lavoro non sarà facile, ma insieme Padova ce la farà.