Regione Veneto Persone non autosufficienti: famiglie in difficoltà
Nereo Tiso – Gruppo PD –
Il Consiglio comunale:
Premesso che
- La vita media della popolazione Veneta e in generale di quella italiana si è allungata e ha grandi possibilità di vivere più a lungo e meglio in ragione di un sistema sanitario avanzato e dell’acquisizione di migliori stili di vita;
- L’avanzare dell’età è accompagnata una serie di problemi complessi che le persone e i loro familiari devono affrontar tra cui la demenza e tutte le patologie degenerative che inducono alla non autosufficienza;
- In futuro, pertanto, ci sarà un sensibile aumento della popolazione di ultrasessantacinquenni che metteranno in difficoltà famiglie e istituzioni dato il possibile aumento delle persone non autosufficienti;
- C’è da rilevare che il problema, sempre più complesso e oneroso, deve essere affrontato in modo da sostenere l’aggravio che le famiglie avranno per potere pagare le rette per i propri cari nelle strutture protette;
Considerato che
- Anche la nostra città sta affrontando un calo della natalità e un sensibile aumento degli ultrasessantacinquenni, in alcuni quartieri siamo oltre il 25% di over 65;
- Oltre il 45% delle famiglie padovane sono mononucleari e il 65% delle stesse sono composte da persone ultrasessantacinquenni;
Ritenuto che
- Lo stato di non autosufficienza crea situazioni da affrontare completamente nuove nelle famiglie con costi sociali e con spese ingenti perché le persone in questione necessariamente devono essere ospitate in strutture residenziali protette;
- La spesa alberghiera per le famiglie che hanno un proprio caro ospitato nelle strutture o pubbliche o private, varia dai 1.600 ai 1.800;
- Il comune di Padova ha sostenuto la spesa per persone non autosufficienti in strutture protette: per il 2017 di 429 persone con 3.621.860 euro di spesa, per i primi 6 mesi del 2018 invece, 374 persone per 1.875.920 ;
Valutato che:
- La Regione Veneto non ha ancora approvato la riforma delle IPAB nonostante sia prevista dalla Legge 328 del 2000;
- La Regione Veneto mantiene inalterato dal 2009 la quota sanitaria, ovvero il contributo regionale a chi entra nelle case di riposo. Ormai tale contributo risulta inadeguato a coprire le spese sanitarie delle case di riposo che scaricano quindi l’aumento dei costi sulle rette pagate dalle famiglie e dai Comuni;
- Il numero delle quote sanitarie ovvero dei contributi regionali è di circa 25.000 mentre il numero dei posti letto accreditati è 32.000 per cui ci sono migliaia di persone, che devono pagare la retta intera (dai 2.300 ai 3.000 euro mensili) non avendo la copertura della quota sanitaria;
- Che la retta delle famiglie è divenuta insostenibile così come la spesa che i comuni devono sostenere per contribuire alla retta di chi non è gradi pagarla autonomamente;
chiede al sindaco e alla giunta
-di farsi carico presso la Regione Veneto affinché:
. si proceda rapidamente alla riforma delle IPAB ormai in attesa da oltre 15 anni;
. si provveda a sostenere le famiglie con la riduzione della retta mensile ormai diventate insostenibile