Il sindaco sull’ospedale: colpo di teatro e di follia
Stiamo scoprendo che il nostro sindaco si è complicato la vita sia politica che amministrativa e ora sta lanciando la corda sperando che qualcuno la prenda per salvarlo. Sulla questione ospedale ha letteralmente cancellato il suo progetto di nuovo su vecchio, ha recuperato parte del vecchio proposto dall’amministrazione precedente con il Sant’Antonio trasferito in parte dell’ospedale civile esistente e ora sembra in accordo con Zaia, abbia trovato un’area per salvarsi in corner dalla intricata situazione amministrativo- istituzionale-politica in cui si è cacciato. Sa benissimo che ogni area sulla quale può avere qualche idea per far costruire il nuovo ospedale è stata valutata studiata e scartata dalle commissioni che poi hanno ritenuto che l’area di corso Australia fosse la più adeguata. Purtroppo lei, caro sindaco, vaga per la città in cerca di metri quadrati di verde per costruire metri cubi ma sta perdendo tempo, troppo tempo. Tra l’altro, è stato sgridato dai suoi maggiorenti Zaia in primis e poi dal segretario Salvini che le hanno intimato personalmente di trovare una soluzione sull’ospedale: non possono perdere tempo visto l’incalzare delle elezioni regionali. Soluzione che, anche lei sa essere quella precedentemente proposta perché nata da studi di fattibilità approfonditi: allo stadio Euganeo. I dirigenti leghisti l’hanno talmente messa sotto pressione e all’angolo da lasciarla addirittura sotto il palco alla festa padana di Cittadella come l’ultimo dei militanti senza poter dire una parola al suo popolo , lei, ex sindaco della stessa cittadina. Lei sa di essere in minoranza nelle elezioni provinciali del prossimo 12 ottobre avendo contro i suoi stessi compagni di partito che stanno dalla parte del sindaco di Verona Tosi. Insomma una gatta da pelare e una patata bollente in mano da non sapere a chi affidare. L’ospedale sembra proprio la moina “no tram” di Giustina Destro come dice Ivo Rossi, che ha sbraitato contro il tram stesso, ma poi, è stata costretta, con poche modifiche, a costruirlo per non perdere la faccia e i finanziamenti. Però noto che per lei costruire l’ospedale è come giocare a risico: ha cercato con la lente di ingrandimento sulla mappa della città e ha trovato un’area (assieme a Zaia?), una delle tante indicate: via Corrado zona san Gregorio Magno-Stanga. Un’area tra due argini, il Piovego, una canaletta e la circonvallazione, dove ci sono gli impianti del CUS Padova con il campo da rugby e tutti gli uffici di Acegas-Aps-La viabilità? Sempre i soliti due argini per accedervi : uno a senso unico e uno a doppio senso per le biciclette. Ha pensato al trasporto degli ammalati con l’imbarcadero di Giustina Destro vicino al Ponte dei Graissi? Forse sta scherzando? Si rende conto? Forse pensa che i padovani siano dei folli?Ora, caro sindaco, se pensa che questa scelta la aiuti a costruire il nuovo ospedale credo che la strada scelta dalla sua amministrazione sia tutta in salita. Questa nostra città invece di respirare a grandi polmoni europei è soffocata dalla sola propaganda che in questi mesi l’ha accompagnata. La stagione delle urla è terminata e la nostra città è in attesa di questa grande opera necessaria. Lei e suoi accoliti non lo vogliono l’ospedale, questo è il problema, e il suo perseverare nell’errore in maniera inconcludente è veramente senza senso e dannoso per i padovani. Si renda conto che, finora,sull’ospedale le ha sbagliate tutte solo per spirito di contraddizione volendo eliminare ciò che era stato fatto precedentemente, ma l’unica strada percorribile è ritornare a ciò che era stato proposto nell’accordo Regione, Comune, Provincia, Università. Padova ha bisogno di un grande ospedale perché è una grande città. Caro sindaco, se non sa governare una grande città, passi la mano.