• A sinistra  si è costretti a farsi del male
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A sinistra si è costretti a farsi del male

Quasi un refrain scritto nella storia della sinistra, un cantico di sirene che costringe a dragare le file da soli, ad attraversare a tutta velocità col semaforo rosso, per capire che la storia avrebbe, con altre scelte, forse un altro senso e un altro scopo. Se LEU ha deciso di treabbandonare il treno del PD, forse c’erano dei motivi politici e personali, non penso di strategia politica; forse di tattica per capire se si riesce a far emergere l’evidente contrapposizione, più viscerale che politica. Magari dimostrando che l’eventuale sconfitta sarà responsabilità del detestato segretario del PD, Renzi.

“La mia casa è il PD” gridava a suo tempo Bersani, sicuramente persona e politico stimabile, arrivato a garantire, nel 2013, una  sconfitta contemporaneamente ad una quasi vittoria. Ma da quel momento è stato fatto un lavoro importante per il paese nonostante tutto, e questo sta nei fatti. Ma si sa, che la casa quando la si vede non più sostenuta da solide fondamenta e quindi, ormai in fase di implosione, si trasloca. Di solito per una nuova abitazione, con una classe energetica che si vorrebbe massima, costruite con sistemi innovativi e nuove tecnologie. Credo però che si sia lasciato una casa ancora giovane pur con un primo  inquilino che talvolta ha messo  in difficoltà i suoi condomini- Ma trasferirsi in un’altra abitazione nata con buoni presupposti ma che garantisca, politicamente, più una bandiera piuttosto che una visione di governo, non la ritengo una grande scelta. Un futuro senza speranza, una politica di eterna opposizione, una distrazione di  idee che cercano un futuro incerto, un’opposizione sicura, una posizione di secondo piano per acrimonia contro chi governa la casa abbandonata e tutti coloro che vi abitano. Una situazione inverosimile di puro rancore; difficile vedere il contrario.

Perché buttare alle ortiche l’accordo in Lombardia quando si aveva la possibilità di governare la più grande regione d’Italia? Il motivo faccio fatica ad intuirlo.  Credo che anche il più preparato studioso di strategia politica abbia delle difficoltà a capire la scelta sbagliata della compagine LEU. Non penso che si voglia lasciare governare chi vorrebbe una nuova stagione di purezza della razza, chi non vuole vaccinare i propri figli, chi vuole uscire dall’euro, chi vuole cancellare la legge Fornero senza mai parlare di coperture, chi vuole bloccare le frontiere e via dicendo. E poi, perché nel Lazio sì e in Lombardia no? Zingaretti non è Gori, forse è meno renziano, ma comunque uno del PD. Non ci sono le condizioni? Forse non si vogliono trovare.

Io spero ancora che ci possa essere un ripensamento perché, non so se valga ancora don Milani “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica.”

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